Bologna, Emilia-Romagna – Dieci nuove storie capaci di suscitare un’emozione e insieme il desiderio di impegnarsi per il bene comune. Saranno loro le protagonista della terza stagione di AD Maiora – storie di resilienza, format nato al tempo della pandemia che si prepara a un cambio stilistico, puntando su un tipo di storytelling emozionale. Numerose le novità di questa edizione a partire dal superamento dei confini della regione in cui nasce, l’Emilia-Romagna. Per saperne di più su questa iniziativa, di cui Italia Che Cambia è media partner, abbiamo rivolto qualche domanda a Deborah Annolino, ideatrice e conduttrice del Format AD Maiora – Storie di Resilienza
Come nasce AD Maiora?
In una domenica pomeriggio del 2020, quando in un clima generale di incertezza e paura per la diffusione del Covid mi lascio ispirare dal giornalismo e in particolare dall’informazione costruttiva. Nasce l’idea di una rubrica che ben presto diventerà un format video “girato” tra gli ambienti di casa, per raccontare storie di uomini e donne attivi e in prima linea, pur nella pandemia, su fronti importanti come il sociale e la solidarietà.
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